sabato 20 dicembre 2008

Le politiche contro la depressione

Nel '29, per uscire dalla crisi i Paesi colpiti adottarono quasi tutti le stesse politiche, ispirate ai principi keynesiani e quindi a un maggior intervento dello stato in economia. Ma non subito. I governanti tardarono a intervenire, perchè legati alle concezioni economiche liberali secondo le quali un ingerenza dello stato in economia era ritenuta dannosa. Gli economisti che seguivano l'ortodossia liberale erano convinti che il mercato sarebbe riuscito da solo a riassorbire la crisi e a ristabilire l'equilibrio economico. Lo stato doveva limitarsi a dover assicurare una moneta sana e un bilancio statale in pareggio. I risultati delle politiche liberiste non furono soddisfacenti, e negli Stati Uniti costarono la presidenza al repubblicano Hoover a favore del democratico Franklin Delano Roosevelt. La domanda interna fu sostenuta con la politica del "Deficit Spendig" ( spesa in disavanzo) che si rifaceva alle teorie di Keynes. Lo stato perciò avviò dappertutto una serie di lavori pubblici ( bonifiche, costruzioni di strade, elettrificazione, ecc...), che fornivano beni utili, ma non vendibili sul mercato e che assicuravano una retribuzione ai lavoratori i quali potevano così disporre di denaro da spendere per sostenere i consumi. Negli Stati Uniti l'intervento fu attuato con il " New Deal" (Nuovo Corso) del presidente Roosevelt. Anche in Italia l'intervento dello stato fu particolarmente deciso. Furono portati avanti la " battaglia del grano" e la " bonifica integrale", furono realizzate molte opere pubbliche, si concessero gli assegni familiari ai lavoratori e si estesero le assicurazioni sociali. Nel 1933 fu costituito un ente pubblico, l'IRI ( Istituto per la Ricostruzione Industriale), che assunse le partecipazioni industriali possedute dalle banche salvate con lo scopo di rivenderle successivamente ai privati. Ma solo il riarmo e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale posero definitivamente fine alla lunga depressione degli anni trenta e si riuscì a riassorbile la disoccupazione.

1 commento:

  1. interessantissimo...dove posso trovare delle fonti??
    d.g.

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