martedì 16 dicembre 2008

Un passo indietro nel tempo: martedì 24 ottobre 1929

Nel 1929 scoppiò negli Stati Uniti una grave crisi borsistica, alla quale fece seguito una depressione durata alcuni anni. Fu diversa dalle crisi precedenti per alcuni motivi. Si trattò di una crisi " universale", nel senso che, a differenza di quelle precedenti:

1)colpì tutti i paesi capitalistici
2)coinvolse tutti i settori dell'economia
3)ebbe effetti su tutte le categorie sociali.

La crisi esplose alla borsa di New York il 24 Ottobre del 1929. Durante l'euforia degli anni ' 20, oltre agli investitori tradizionali avevano cominciato a investire in azioni anche molti risparmiatori, che poi furono presi dalla frenesia speculativa. A ciò erano stati incoraggiati dalle banche americane che, per consentire l'acquisto di azioni, concedevano prestiti facili, e dalle holding che, possedendo azioni, spinsero in tutti i modi il loro valore verso l'alto anche ricorrendo all'aggiotaggio. Quando il valore delle azioni, giunto a livelli elevatissimi comincia a scendere per mancanza di acquirenti, all'euforia succede il panico e tutti si precipitano a vendere i titoli azionari in loro possesso per ridurre il danno prima che il prezzo cali ulteriormente. La mattina del 24 Ottobre (Giovedì Nero) furono messe in vendita tredici milioni di azioni con pochi acquirenti e il loro prezzo cominciò a precipitare. Chi aveva investito i suoi risparmi fu rovinato, così come lo furono parecchie banche e aziende che avevano concesso prestiti agli speculatori o avevano esse stesse investito grosse somme. La crisi di borsa tuttavia non spiega la depressione successiva, poichè l'economia mondiale soffriva di squilibri profondi, cioè la sovrapproduzione latente divenne palese in tutti i settori dell'economia e molti prodotti non riuscirono più ad essere ricollocati sul mercato. In pochi anni la produzione industriale americana si dimezzò. Molte fabbriche chiusero e la disoccupazione dilagò. Le banche non riuscirono a recuperare i prestiti concessi alle imprese e ne fallirono a migliaia. Dagli Stati Uniti la depressione si diffuse in altri paesi (Europa) tramite gli scambi internazionali e per il ruolo predominante che quel paese aveva nell'economia mondiale.

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